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Sul fienile
(1893)
olio su tela, cm 133×243,5
collezione privata
Preparato a lungo nel corso del 1892, Sul fienile fu eseguito nel corso del 1893 ed esposto a Milano nel 1894, ma poi ancora ripreso nel 1895. Insieme al quasi contemporaneo Processione, fu il primo quadro in cui Pellizza cercò di applicare meticolosamente il divisionismo. Ambientato nel vecchio portico di casa, Sul fienile rivela una scrupolosa attenzione al vero.
Il pittore stesso, consapevole dell’importanza rivestita da questa opera nel suo iter creativo, la indicò come il vero e proprio inizio di una sua nuova fase pittorica, attenta ai temi sociali e capace di instaurare un più stringente rapporto col vero grazie all’utilizzo della nuova tecnica. Poteva così comunicare efficacemente con tecniche nuove e scientificamente esatte il suo modo di sentire e di porsi nei confronti del vero, attraverso la rappresentazione del …contrasto eterno tra la vita e la morte… un figlio della gleba che partito da casa per guadagnare con marra e piccone il pane per la sua famiglia si riduce lontano da essa a morire sul fienile – il sacerdote gli somministra il viatico… La medaglia d’oro vinta a Monaco nel 1901 confermò a Pellizza la fiducia in questa sua opera.
Aurora Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale, Milano 1986, scheda 799 (testo ridotto)
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