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La piazza di Volpedo
(1888), olio su tela, cm 78×96, Milano, collezione privata
L’opera fu elaborata a Volpedo nel 1888, come prova la data segnata in basso a sinistra e il particolare taglio dell’immagine che presenta una stimolante rimeditazione degli esempi macchiaioli. La tela traduce inoltre i propositi preannunciati al maestro Fattori fin dal 27 febbraio dello stesso anno, quando, confessandogli di desiderare di tornare presto a casa per Pasqua, Pellizza dice d’aver intenzione di far studi grandi di paesaggio. La veduta presenta tutti gli edifici ancor oggi esistenti (sia pure con modifiche) sulla piazza di Volpedo, escludendo il palazzo Municipale, in una gamma che passa dal giallo-rosato all’arancio, dal verde all’azzurro intenso del cielo e che esalta, nel nitido incastro dei piani, l’ampiezza dello spazio. La visione è resa più assoluta ed essenziale dalla mancanza di figure e di notazioni di genere, poichè il grano steso davanti all’edificio di destra ha valore di nota cromatica più che di descrizione di una abitudine contadina.
Pellizza da Volpedo: catalogo generale, a cura di Aurora Scotti, Milano 1986, scheda 400
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