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La processione
(1894-95)
olio su tela, cm 84×155
Milano, Museo della Scienza e della Tecnica
Il soggetto, tratto dal vero, è ambientato nei pressi della casa dell’artista, verso il viale che porta al cimitero, e si ricollega a un filone della pittura europea attento a documentare usi e costumi popolari. Ma Pellizza sviluppa il tema privilegiando più che gli aspetti anedottici o descrittivi il rapporto di pacata armonia tra uomo e natura, come lui stesso scrive nel 1897: [pullquote-left]Fu il viale ombrato dai pioppi che fè sorgere in me l’idea della Processione perchè appunto mi pareva che niun altro soggetto sarebbe stato più adatto in quel luogo in quell’ora… è questo il primo quadro che feci col sistema di pittura a divisione: incominciato nel 1892 non mi fu dato terminarlo che per la prima internazionale di Venezia [del 1895]: volendo compulsare la natura direttamente non vi lavorai che pochi mesi all’anno. …Il divisionismo non mira che ad una rivoluzione tecnica consistente semplicemente nel sostituire a colori mescolati colori divisi perchè in tal modo noi seguaci di esso crediamo di poter avvicinare le vibrazioni della luce…[/pullquote-left]
Aurora Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale, Milano 1986, scheda 895 (testo ridotto)
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